Quali plugin scegliere in fase di mixaggio

Ogni volta che mi trovo davanti a Pro Tools, che è la DAW che ho scelto per lavorare, mi pongo dei requisiti minimi per accertarmi della qualità del brano e per fare questo, utilizzo dei plugin che mi agevolano nel mixaggio per individuare e risolvere le problematiche. Incominciamo con ordine a descrivere gli aspetti da tenere sempre sotto controllo all’interno di un mix:

  1. Bit e Sample rate
  2. Equalizzazione
  3. Pitch
  4. Envelope
  5. Panning

Bit e sample rate

Partiamo dalle basi. Quando creiamo un nuovo progetto utilizziamo la massima risoluzione che la scheda audio può offrirci. La mia Tascam offre una frequenza di campionamento massima pari a 96kHz e un bit rate di 24bit. Il segreto di una buona produzione sta nella qualità e nella quantità di informazioni che il tuo computer riesce a elaborare, congiuntamente ai plugin che processeranno i segnali audio in fase di mixaggio.

Maggiore il livello di dettaglio, maggiori saranno i requisiti minimi necessari per non rallentare la nostra macchina. Avrai quindi necessariamente bisogno di un buon processore, un hard disk capiente e tanta RAM. Se anche tu vorrai produrre brani a 96kHz e 24bit, avrai bisogno di una macchina con i seguenti requisiti minimi:

ComponentiRequisiti minimi
RAM16GB +
CPUi5 di 5° generazione o superiore
HDD1TB +

Oggi non è poi così impossibile trovare tutte queste caratteristiche a meno di 600€. Se dovessimo utilizzare la workstation per altri scopi come giocare ai videogame, allora avremo anche bisogno di una buona scheda grafica, componente non essenziale per chi fa musica. Io vedo la scheda grafica come un di più per chi magari vuole due schermi anziché uno solo, o non vuole sacrificare neanche un mega per la gestione dell’interfaccia grafica. Se non hai limiti di budget, non posso che consigliarti di investire il tuo denaro su un buon processore o una scheda madre di qualità che non faccia scherzi.

I plugin per equalizzare

Quando butterai la tua prima linea di basso o utilizzerai un campione, ascolta se la traccia in questione sia compatibile con tutti gli altri strumenti. Prova ad usare differenti equalizzazioni fino a trovare la forma giusta per il mixaggio.

Sul mercato esistono centinaia di plugin che in fase di mixaggio possono venire in nostro soccorso. Con il tempo noterai che la differenza tra un EQ da 40€ piuttosto che uno da 100€ sta nel modo in cui altera la fase. Se non fosse chiaro a questo punto, stiamo parlando di audio plugin, i famosissimi VST, AAX, AU. I costruttori di questi strumenti digitali molto spesso non rivelano molti dettagli sull’algortimo se non il circuito analogico a cui fanno riferimento per la replica.

Quando andremo ad alzare il gain o a modificare il rapporto della singola banda, sarà lì che avverrà la magia. Piccoli dettagli che non noteremo a primo impatto ma che in fase di missaggio possono rivelare gli orrori del progetto. Oggi voglio consigliarti i plugin audio che personalmente uso quasi sempre in fase di mixaggio.

Renaissance Equalizer – Waves

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Renaissance Equalizer della Waves nella sua nuova veste grafica

Un EQ storico a 6 bande che recentemente ha vissuto un restyling grafico da parte della casa madre, la Waves. Stiamo parlando di Renaissance Equalizer. Ho sempre apprezzato la serie Renaissance per la sua versatilità e semplicità d’uso. Con pochi click è possibile configurare ciò di cui si ha bisogno e ottenere ottimi risultati. La Waves non fa mai mancare gli sconti sul proprio sito, dunque ti consiglio di approfittare degli sconti e puntare sul pacchetto completo Renaissance Maxx o il bundle Waves Gold se trovi al suo interno qualche prodotto di tuo interessare.

Equalize 2 – Acon Digital

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Equalize 2 – Acon Digital

Al secondo posto, non per minore importanza, troviamo Equalize 2 della Acon Digital. Trovo molto peculiare questo plugin per alcune delle sue caratteristiche, come la possibilità di equalizzare non soltanto sui singoli canali ma anche in Mid e Side. Altra caratteristica interessante è la Phase mode che emula artefatti analogici come la saturazione o il rumore, elementi descritti dall’ampiezza e dalla phase di un segnale audio.

Nei moderni EQ è possibile visualizzare lo spettro del segnale audio e attraverso l’editor modificare la curva di equalizzazione. Normalmente la fase non è mostrata in questi tipi di plugin ma la sua importanza non deve essere sottovalutata in quanto ci permette di misurare l’impulse response (IR) del nostro equalizzatore.

La fase negli EQ

Per digerire questo tipo di argomento sono necessarie delle conoscenze di digital signal processing (DSP) ma proviamo a visualizzare ciò di cui stiamo parlando. La seguente illustrazione mostra l’IR ottenuto da un filtro band pass (100 – 200Hz). Vediamo adesso come cambia l’ampiezza del segnale a seconda della phase mode utilizzata sul plugin della Acon Digital.

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Singolo impulso a 200ms (impulso di Dirac)

Minimum phase mode

Nella Minimum phase mode il picco è spostato in avanti sull’asse temporale rispetto all’impulso. Questa è l’unica modalità che garantisce una latenza a zero ed è il modo con cui gli equalizzatore analogici funzionano.

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Minimum phase mode

Linear phase mode

Nella Linear phase mode troviamo un picco allineato con l’impulso che genera dei valori diversi da zero prima del suo picco (tra 180ms e 200ms), effetto denominato come pre-ringing. Questo tipo di modello introduce una grande latenza e della distorsione nel filtro. I vantaggi di questa modalità si presentano nel caso in cui processiamo tracce separate tra le quali è presente della diafonia o cross-talk, ovvero una sorta di interferenza o rumore generato dalla vicinanza dei due segnali audio.

La fase lineare ci permette di avere dei risultati “prevedibili” mentre la fase minima può alterare la risposta in frequenza in modo non intenzionale.

linearphase
Linear phase mode

Mixed phase mode

Nella Mixed phase mode il pre-ringing (valori diversi da zero prima del picco) è limitato. Questo sistema cerca di replicare il mascheramento temporale del sistema uditivo umano, in quanto il nostro udito tende a mascherare i suoni prima e dopo un impulso rumoroso. Questa componente unica che tanto vanta la Acon Digital, permette di settare tramite il rotore Latency la latenza necessaria per rimuovere tale effetto. Impostando una latenza di circa 20ms, l’effetto di pre-ringing è mascherato dal nostro orecchio e allo stesso tempo il picco massimo sarà allineato.

mixedphase
Mixed phase mode

La migliore phase mode

Le nostre orecchie sono ormai abituate ad ascoltare suoni a fase minima dato che nei precedenti decenni la musica lavorava prevalentemente sul mondo analogico, ma.. c’è un ma. Il digitale è entrato a gamba tesa negli ultimi decenni, quindi non possiamo non escludere che tra qualche decade le nostre orecchie possano cambiare “gusto”. Ad ogni modo, ritengo utilissimo avere a disposizione tutti questi plugin necessari modellare al meglio il nostro suono in fase di mixaggio.

Pitch

Quando pensiamo in termini di frequenza non è soltanto importante parlare di ampiezze ma soprattutto di vibrazioni. Mi piacerebbe fare un discorso esoterico sulle frequenze, che sicuramente arriverà nei prossimi articoli, ma oggi sappiamo con certezza che il modo in cui uno strumento vibra, ci fa entrare in sintonia e armonia con quella oscillazione.

Cosa intendo? Hai mai provato a suonare due note del pianoforte vicine? Se prendi un Do e un Re sentirai come queste due note insieme siano dissonanti. Un concetto abbastanza ovvio preso da se, ma quando mixiamo delle tracce, dobbiamo ragionare negli stessi termini. Quando qualcosa non va controlla le frequenze che stai mescolando tra le tracce. Così come il Do e il Re, un pianoforte e un violino potrebbero non accoppiarsi per via di qualche tono sfuggente.

Per superare questi problemi è necessario prima di tutto individuare le frequenze coinvolte, sopprimerlo o spostarle. Vediamo come!

Plugin per analizzare le frequenze

In commercio esistono tantissimi strumenti gratuiti spesso integrati negli stessi equalizzatori, per osservare lo spettro delle nostre tracce. Per i nostri scopi sarà sufficiente che i plugin che andremo a scaricare, individuino le frequenze con una buona precisione, permettendoci cos’ di visualizzare con agilità diverse porzioni dello spettro.

MAnalyzer – Melda Production

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MAnalyzer – Melda Production

Completamente gratuito e completo di tutti gli strumenti necessari, MAnalyzer è un analizzatore spettrale avanzato gratuito prodotto dalla Melda Production. Questo plugin contiene caratteristiche uniche come lo smoothing, la normalizzazione, la super-risoluzione, il pre-filtraggio e il peak meter che ci permetterà di individuare le frequenze principali.

SPAN – Voxengo

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SPAN – Voxengo

Di seguito troviamo invece SPAN. Un analizzatore spettrale disponibile in tutti i formati come AAX, AU e VST. Di questo plugin ammiro la semplicità con cui è stato pensato. Una volta inserito questo plugin nella catena degli effetti avrai tutto ciò che ti serve per le fasi di mixaggio. Basterà puntare il cursore sul grafico per visualizzare tutte le info sulle frequenze. Inoltre avrai un indicatore della correlazione tra il canale destro e il canale sinistro. La Voxengo ha creato un plugin che tutti dovrebbero avere nella loro libreria.

Plugin per modificare le frequenze

Una volta individuate le frequenze e aver osservato lo spettro delle frequenze delle tracce, iniziamo a modificarne il tono o pitch. Questa operazione non deve essere necessariamente scientifica, cioè accurata. Dato che il nostro orecchio per principio ha un andamento non lineare, possiamo anche affidarci alla nostra sensibilità per scegliere i giusti parametri. Il paragrafo precedente è un modo per mescolare la parte creativa con quella scientifica, cercando dunque di non lasciare tutto al caso.

Per alterare il pitch del nostro strumento possiamo intervenire in due modi: alterare una porzione dello spettro o modificare l’intero suono. Vediamo quali plugin possono venire in nostro soccorso.

Torque – Waves

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Torque – Waves

Grazie alla tecnologia Organic ReSynthesis® ideata da Waves, Torque rileva e analizza le informazioni di formanti, ampiezza e portanti, ri-assemblandole e permettendo di manipolare le caratteristiche tonali e di intonazione. Il tutto conservando l’attacco naturale, la risonanza e la durata del suono originale. Un plugin leggero e dal costo contenuto che ci può aiutare a risolvere dissonanze nel nostro drumkit o nei nostri strumenti in fase di mixaggio.

Questo plugin è particolarmente preciso nella porzione che va dalle basse alle medie frequenze. Sulle alte, Torque potrebbe tendere a non essere preciso ed è dunque consigliato procedere con il secondo plugin.

SoundShifter – Waves

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SoundShifter – Waves

Se devi modificare il tono, il tempo o la durata della tua traccia, questo plugin è il migliore nel rapporto qualità/stabilità. SoundShifter non appesantirà eccessivamente la tua DAW e ti permetterà di assaporare in tempo reale i risultati delle modifiche. Su Pro Tools è inoltre disponibile la versione Audio Suite che ti permette di renderizzare i tuoi campioni alla massima qualità.

Se devi stretchare il tuo suono per modificarne tempo o tono, è meglio avere una visione più ad ampio spettro. Per questo tipo di processo è necessario armarsi di un’elevata frequenza di campionamento e una DAW con potenti algoritmi. I plugin sono elementi utili ma nel panorama DSP, Pro Tools con suoi algoritmi nativi di Elastic Audio come XForm è la migliore soluzione per operazioni del genere.

Envelope in fase di mixaggio

Hai presente quando un drumkit non ti entusiasma? Il ritmo c’è ma sembra che qualche componente della batteria non sia… reattivo! Questo è il termine giusto. Stai dimenticando l’inviluppo o envelope. Tieni in considerazione che per dare una forma ai tuoi strumenti, qualsiasi essi siano, dalle voci ai campioni, metti sulla catena un compressore che dia un “respiro” più dinamico al tutto.

In questo articolo non mi sento di consigliarti un compressore nello specifico perché ne esistono un’infinità con differenti scopi a seconda del loro utilizzo. Parleremo di tutti i tipi di compressori in un altro articolo. Qui cercherò di consigliarti dei channel strip plugin che possono aiutarti a dare un incipit alla traccia in fase di mixaggio.

Analog Channel – McDSP

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Analog Channel – McDSP

La McDSP esordisce con un plugin i cui meriti sono stati riconosciuti da tantissime riviste e blog. Analgo Channel include al suo interno due plugin, AC101 e AC202. Il primo (AC101) emula i circuiti di amplificazione dei canali analogici, mentre l’AC202 emula le macchine a nastro. Il suono cambierà in un batter d’occhio non appena inseriremo questo plugin sulla nostra traccia.

Amo inserire l’AC202 prima di ogni traccia in quanto restituisce più calore al suono ma soprattutto ruotando i rotori di Bias e Release andremo a comprimere in maniera differente a seconda della modalità Tape selezionata (in alto a destra).

Renaissance Channel – Waves

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Renaissance Channel – Waves

Se sei alla ricerca di qualcosa che faccia un po’ tutto quello che abbiamo descritto fino adesso, in Renaissance Channel troviamo tutte queste componenti. Renaissance Channel mescola la precisione di R-EQ, la forza di R-Comp, la magia di R-Vox, e li combina in uno dei channel strip più facili da usare disponibili. R-Channel dispone anche di un percorso audio interno a 64 bit in virgola mobile a doppia precisione in tutta la catena di elaborazione, fino all’uscita del canale. Questo elimina la possibilità di clipping interno nell’EQ o nel compressore, senza perdita di risoluzione. Questo plugin non è emula nessun circuito analogico ma ci permette di attenuare gli errori generati dal processamento digitale.

Plugin per il panning in fase di mixaggio

Arrivati a questo punto abbiamo iniziato a dare un senso al nostro progetto sonoro. Dato che noi esseri umani siamo dotati di due orecchie, destro e sinistro, dobbiamo iniziare a pensare in termini di stereofonia e spazialità. Prima, dopo o durante, possiamo muovere le tracce nello spazio utilizzando varie tecniche. La più comune vede l’uso del panning e quindi la regolazione dei canali destro e sinistro. Esistono in commercio plugin davvero straordinari che ci possono aiutare a ridimensionare qualsiasi suono.

Voglio consigliarti due plugin che ti aiuteranno a tenere sotto controllo questa componente tanto delicata quanto essenziale in un mix stereo.

Stereo Tool – FLUX

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Stereo Tool – FLUX

Se stai cercando uno strumento che offra un controllo ultra-preciso del guadagno d’ingresso e del pan individuale per i canali, Stereo Tool è lo strumento che fa per te. Un accurato feedback visivo per osservare il contenuto del segnale con un campo vettoriale, insieme ad misuratore di correlazione di fase che monitora permanentemente il segnale e l’inversione della polarità destra e sinistra.

Stereo Tool è uno di quei plugin essenziali che uso in fase di mixaggio. In pochissimo riesco a bilanciare la traccia sul mix e regolare l’ampiezza in maniera estremamente precisa. La FLUX offre tantissimi plugin validi che un giorno avrò il piacere di presentarti.

S1 Stereo Imager – Waves

s1 stereo imager
S1 Stereo Imager – Waves

Ideale per le tracce stereo così come per i mix completi, S1 Stereo Imager è un insieme unico e potente di strumenti che utilizza tecniche di imaging spaziale psico-acustico per migliorare e alterare la separazione stereo.

Conclusioni

Se questo articolo ti è piaciuto, condividilo con chi come te si sta cimentando per la prima volta a mixare un brano o una voce. Esistono tanti segreti per ottenere buoni risultati da una produzione a basso costo. L’avvento del digitale ha permesso l’accesso (con costi irrisori) a chiunque, ma soprattutto ha permesso e continua a permettere a tutti di esplorare la musica e i suoi affascinanti schemi.

Non è una gara! Non siamo qui per scalare le vette o per far finta di essere cool. La musica è una scienza ancor prima di essere un’arte. La produzione musicale mette insieme arte e tecnica, dando la possibilità a chiunque di esprimersi. Le lotte al potere stanno per concludersi. Gli antichi sistemi iper-competitivi stanno per crollare e si apre davanti a noi un mondo pieno di fascino, amicizia e condivisione.

Impariamo ad ascoltare. Impariamo a condividere la conoscenza.

Chi è Nils Lewin

Mi chiamo Nicola Bombaci alias Nils Lewin, sono un ingegnere informatico con la passione per la musica e l’audio. Durante la mia crescita professionale ho deciso di fondere questi due mondi apparentemente diversi tra loro.

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