La memoria dell’acqua: tra scienza e metafisica

L’acqua è molto più di una semplice combinazione di idrogeno e ossigeno: è vita, connessione, informazione. Da sempre considerata sacra nelle tradizioni spirituali, oggi la scienza inizia a esplorare le sue proprietà misteriose, suggerendo che l’acqua possa rispondere alle emozioni, alle vibrazioni e persino conservare informazioni.

Dagli esperimenti di Masaru Emoto sulla sensibilità dell’acqua ai suoni e alle parole, alla cimatica di Hans Jenny e Alexander Lauterwasser, fino agli studi rivoluzionari di Luc Montagnier, questo articolo ti porterà in un viaggio affascinante tra scienza e metafisica.

L’acqua potrebbe essere la chiave per comprendere la vita in modi che ancora ci sfuggono. Sei pronto a immergerti in questo mistero?

Acqua: l’elemento vitale in movimento

Pensa all’ultima volta che hai immerso le mani in un ruscello di montagna o hai sentito la pioggia sulla pelle. Quella sensazione di connessione immediata non è un’illusione – è un riconoscimento ancestrale della nostra profonda relazione con l’acqua, elemento vitale.

L’acqua non è solo una molecola composta da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno, è il mezzo attraverso cui la vita comunica con se stessa. Un concetto che le tradizioni spirituali hanno sempre intuito e che oggi la scienza olistica inizia a esplorare.

Quando osserviamo i numeri, la storia diventa ancora più interessante:

  • Il nostro corpo è composto dal 60-70% di acqua
  • Il nostro cervello è costituito per il 75% di acqua
  • Il primo battito del nostro cuore è avvenuto in un ambiente acquatico

Ma oltre a questi fatti scientifici, c’è qualcosa di più misterioso che sta emergendo dalla ricerca di diversi autori: le proprietà dell’acqua e le scienze olistiche sembrano intrecciarsi in modi sorprendenti, suggerendo che l’acqua possieda qualità che vanno oltre la semplice chimica. Iniziamo dunque a scoprire insieme queste affascinanti ricerche.

La relazione acqua emozioni: il lavoro rivoluzionario di Masaru Emoto

Hai mai pensato che l’acqua possa “ascoltare” le tue parole o percepire le tue emozioni? La ricerca sui cristalli d’acqua di Masaru Emoto suggerisce esattamente questo.

Il ricercatore giapponese Masaru Emoto (1943-2014) ha dedicato la sua vita a documentare come l’acqua possa essere influenzata dalle vibrazioni, dalle parole e persino dalle intenzioni umane, creando così una profonda relazione tra acqua ed emozioni.

Gli esperimenti di Emoto sui cristalli d’acqua sono semplicemente affascinanti quanto semplici. Emoto espose campioni d’acqua a diverse parole, musica o emozioni, tramite un registratore. In seguito, congelò rapidamente questi campioni e fotografò i cristalli risultanti tramite un microscopio.

Cristallo di neve, ricercatore che osserva al microscopio e immagine microscopica di struttura cristallina circolare
A sinistra: cristallo d’acqua influenzato dall’ascolto di una preghiera. Al centro: Masaru Emoto che osserva un campione attraverso un microscopio in laboratorio. A destra: cristallo d’acqua influenzato dalla parola “stupido”

Cosa scoprì? L’acqua esposta a parole positive come “amore” e “gratitudine” formava cristalli simmetrici e bellissimi. L’acqua esposta a negatività mostrava formazioni caotiche e disordinate, dimostrando così l’esistenza di una possibile “memoria dell’acqua”.

Mentre la comunità scientifica rimane divisa sulla metodologia di Emoto senza approfondire di fatto le sue osservazioni, la sua ricerca ci pone di fronte a domande profonde: se l’acqua risponde a vibrazioni sottili, cosa significa questo per il nostro corpo, composto prevalentemente d’acqua?

La cimatica di Hans Jenny

Immagina di poter vedere il suono. Di osservare come le vibrazioni sonore creano modelli perfetti nella materia. Questo è il magico mondo della cimatica, un campo scientifico che ci mostra come le vibrazioni sonore non solo influenzino la materia fisica, creando modelli geometrici visibili, ma potrebbero anche essere alla base di tutta la natura.

La parola “cimatica” viene dal greco kymatika (κυματικά) e racchiude un concetto meraviglioso:

  • Kyma (κῦμα) = onda, movimento ondulatorio
  • -tika (-τικά) = relativo a

Messe insieme, potremmo dunque tradurre questo termine come “la materia delle onde” o “ciò che è relativo alle onde”. Ma come vedremo, c’è molto di più dietro questa definizione!

Fotografia di Hans Jenny impegnato con alcuni strumenti da lui utilizzati per i suoi esperimenti di cimatica
Hans Jenny (1904-1972)

Questo termine è stato reso popolare dal fisico, medico e scienziato svizzero Hans Jenny (1904-1972), che studiò come le frequenze sonore potessero creare modelli geometrici quando applicate a liquidi, polveri o altre sostanze. Ispirato dai lavori del fisico Ernst Chladni, Jenny ha gettato le basi per una comprensione rivoluzionaria del ruolo delle vibrazioni nella natura.

I suoi esperimenti erano sorprendentemente semplici: posizionava sabbia, fluidi o polveri su una piastra metallica collegata a un oscillatore. Cambiando la frequenza delle vibrazioni, osservava come queste sostanze si organizzassero spontaneamente in modelli geometrici complessi.

Tre immagini microscopiche di diverse strutture geometriche: schema di punti bianchi su sfondo nero, struttura esagonale a nido d'ape e superficie con pattern a scaglie triangolari
Nei liquidi sottoposti a vibrazione possono presentarsi vari motivi intrecciati con aspetto cellulare (46), a nido d’ape (47) o imbricato (48).

A differenza di molti scienziati che si concentrano sui dettagli microscopici, Jenny aveva un dono speciale: osservava sempre l’insieme. Il suo approccio era sistemico, comprendendo profondamente che “il tutto è maggiore della somma delle sue parti”. È come se un gruppo di scienziati studiasse singole parti di un elefante senza rendersi conto che stanno esaminando lo stesso animale. Jenny era quello che vedeva l’elefante per intero!

“Ovunque guardiamo nella Natura, animata o inanimata, vediamo diffuse evidenze di sistemi periodici. Questi sistemi mostrano un cambiamento continuamente ripetuto da una serie di condizioni a un’altra serie opposta… Per quanto naturali possano sembrare queste cose, in realtà non lo sono. Bisogna rendersi conto che questa periodicità rappresenta un aspetto del mondo e, inizialmente, la sua misteriosa natura ispira sempre un sentimento della più grande meraviglia.”

Hans Jenny, Cymatics Vol. I – The structure and dynamics of waves and vibrations, 1967

Gli affascinanti esperimenti di Jenny ci offrono una metafora illuminante per osservare la natura da un punto di vista energetico o vibrazionale. Pensa a questo: se potessimo vedere solo la forma statica della sabbia (proprio come vediamo il corpo fisico), non capiremmo mai che è generata da un campo vibratorio invisibile. Possiamo osservare il corpo fisico in maniera simile alla sabbia sulla piastra metallica, le nostre emozioni e pensieri sono come i campi vibratori sottostanti che modellano la materia, i sintomi fisici sono semplicemente manifestazioni di squilibri nel campo energetico più profondo.

Il significato più profondo? Il suono non è solo qualcosa che sentiamo; è una forza creatrice che plasma fisicamente la materia. Quando parliamo, cantiamo o pensiamo (generando onde cerebrali), stiamo letteralmente “informando” l’acqua nel nostro corpo, creando una connessione tra acqua coscienza energia.

Alexander Lauterwasser e la danza delle frequenze nell’acqua

Prendendo ispirazione da Hans Jenny, il ricercatore tedesco Alexander Lauterwasser ha portato la cimatica a un nuovo livello, concentrandosi specificamente su come l’acqua risponda alle frequenze sonore. I suoi esperimenti rivelano un mondo sorprendente dove il suono diventa visibile attraverso l’acqua.

Negli esperimenti di Lauterwasser, diverse note musicali creano modelli d’acqua unici e riconoscibili. La musica classica per esempio, genera strutture complesse e armoniose che sembrano danzare. Suoni naturali come il canto degli uccelli producono modelli che riflettono forme biologiche.

Quando un suono incontra l’acqua, nasce una danza invisibile che rivela i principi nascosti della creazione. Il lavoro di Alexander Lauterwasser ci invita a osservare questo dialogo primordiale tra vibrazione e materia, aprendoci a una comprensione più profonda della vita stessa.

Nelle sue conferenze, Lauterwasser collega queste osservazioni a tradizioni spirituali antiche. “Nell’antico mito di Shiva Nataraja è racchiusa l’idea che l’intero cosmo sia la danza di un dio“, spiega “Solo finché Shiva danza il mondo può esistere e svilupparsi.” Questa metafora si riflette negli esperimenti di Lauterwasser, dove il movimento cessa quando il suono si ferma.

Il parallelo con la tradizione occidentale è altrettanto illuminante: “Nella tradizione occidentale si dice ‘e Dio disse’, quindi il linguaggio anche come vibrazione sonora, come forza” osserva Lauterwasser. “Non solo parole per trasmettere informazioni, ma ciò che risuona e vibra realmente nella persona che parla“.

Confronto tra una statua di Shiva Nataraja danzante in un cerchio di fiamme e un'antica miniatura medievale con figure disposte in cerchio intorno a una scena centrale
A sinistra: Una statua di Shiva Nataraja, rappresentazione indù del dio Shiva nella sua forma di “Re della Danza”. A destra: Illustrazione medievale cristiana della genesi, tratta dalla Biblia Germanica stampata da Anton Koberger.

“L’acqua è il medium che alla fine forma la materia. Proprio come i capelli fluenti di Shiva nel mito rappresentano questo elemento primordiale, questo flusso originario in cui agiscono le vibrazioni sonore”.

Die Welt als Schwingung & Tanz – Alexander Lauterwasser @ Future Talk https://youtu.be/noH0QkxEzGc

In tutti gli esperimenti di Lauterwasser emergono due forze polari: una che rappresenta la condensazione e la concretizzazione (simile alla contrazione del cuore), l’altra che simboleggia la dissoluzione e l’apertura (come l’espansione dei polmoni).

Lauterwasser sostiene che questi modelli non sono coincidenze, ma evidenze di principi formativi universali che collegano suono, acqua e vita. La scienza moderna chiama questo processo “fluttuazione quantistica”, ma le antiche tradizioni lo descrivevano come un processo cosmico di “inspirazione ed espirazione”.

Ciò che emerge dagli esperimenti di Lauterwasser è un’immagine del mondo in cui la materia emerge continuamente da un processo di cristallizzazione cosmica, solidificandosi momentaneamente prima di tornare a uno stato più fluido e vibrazionale.

Attraverso il semplice atto di far vibrare l’acqua, Lauterwasser ci offre una finestra su un mondo dove scienza e metafisica si incontrano, dove le leggi fisiche rivelano principi spirituali, e dove possiamo osservare, anche solo per un istante, i movimenti invisibili che generano tutta la creazione.

Luc Montagnier e l’acqua come messaggero: la memoria genetica dell’elemento

La scoperta forse più controversa e rivoluzionaria sull’acqua viene dal Premio Nobel Luc Montagnier (1932-2022), virologo francese noto per la scoperta del virus HIV. Nei suoi ultimi anni di ricerca, Montagnier condusse esperimenti che suggerivano qualcosa di straordinario: l’acqua potrebbe essere in grado di conservare e trasmettere informazioni genetiche.

Schema di apparato sperimentale per il trasferimento di informazioni del DNA attraverso onde elettromagnetiche, con generatore a 7Hz, provette di campioni e sistema di acquisizione dati
Figure estratte dalla pubblicazione “DNA waves and water” raffiguranti il processo di trasmissione dell’informazione genetica del DNA nell’acqua attraverso le onde elettromagnetiche.

In questo esperimento pubblicato con il titolo “DNA waves and water” Montagner isolò il DNA di un virus in un campione d’acqua, lo filtrò (rimuovendo il virus) e aggiunse quest’acqua a un altro campione contenente i mattoni base di un DNA ma senza nessuna informazione genetica. Sorprendentemente, il secondo campione sviluppò sequenze genetiche identiche al DNA originale. Montagnier ipotizzò che l’acqua avesse in qualche modo “registrato” e trasmesso l’informazione elettromagnetica del DNA.

È stato riscontrato che alcune sequenze di DNA batterico e virale sono state in grado di indurre onde elettromagnetiche a bassa frequenza, in alte diluizioni acquose. Questo fenomeno sembra essere innescato dal fondo elettromagnetico ambientale a bassissima frequenza.

DNA waves and water – Montagnier, L. (2010) https://arxiv.org/abs/1012.5166v1

Se confermata, questa scoperta sull’acqua e informazione genetica avrebbe implicazioni rivoluzionarie per la biologia, la medicina e la nostra comprensione della vita stessa.

Acqua sacra tradizioni spirituali: il ponte tra scienza olistica e antica saggezza

Mentre la scienza convenzionale fatica ad accettare alcune di queste scoperte, emerge un quadro affascinante dell’acqua come qualcosa di più di un semplice solvente chimico.

L’acqua sembra comportarsi come:

  • Un mezzo di registrazione e trasmissione di informazioni
  • Un traduttore tra energie sottili e materia fisica
  • Un ponte tra acqua, coscienza ed energia

Forse non è un caso che tutte le tradizioni spirituali del mondo considerino l’acqua sacra. Dai battesimi cristiani alle abluzioni islamiche, dalle immersioni nel Gange alle cerimonie di purificazione shintoiste – l’umanità ha sempre intuito che l’acqua è più di ciò che appare.

Oggi, mentre ci troviamo di fronte a crisi idriche globali e inquinamento diffuso, queste ricerche sulle proprietà dell’acqua e spiritualità ci invitano a riconsiderare il nostro rapporto con l’elemento più abbondante del nostro pianeta e del nostro corpo.


Cosa ne pensi di queste ricerche sull’acqua? Hai mai avuto esperienze personali che ti hanno fatto sentire che l’acqua è più di ciò che ci hanno insegnato? Condividi nei commenti qui sotto.

Chi è Nils Lewin

Mi chiamo Nicola Bombaci alias Nils Lewin, sono un ingegnere informatico con la passione per la musica e l’audio. Durante la mia crescita professionale ho deciso di fondere questi due mondi apparentemente diversi tra loro.

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